Il mercato regolato (o servizio di maggior tutela) è gestito dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) e offre tariffe stabilite per legge. Il mercato libero, invece, offre una maggiore varietà di offerte e la possibilità di scegliere tra diversi fornitori.

Il passaggio al mercato libero è una scelta individuale che può essere fatta in qualsiasi momento, senza vincoli contrattuali.

Esistono bonus per l'energia elettrica e il gas destinati a famiglie con basso reddito, anziani, e altre categorie.

Per cambiare fornitore, è sufficiente contattarci, ci occuperemo di tutte le pratiche burocratiche necessarie, come la disattivazione del contratto con il vecchio fornitore.

In caso di ritardo nel pagamento della bolletta, il fornitore può applicare una sanzione e, in alcuni casi, sospendere la fornitura. È importante comunicare eventuali difficoltà di pagamento al fornitore per trovare una soluzione e ove possibile richiedere un piano di rientro.

Le bollette possono essere pagate tramite diversi canali, come il bancomat, la carta di credito, il bonifico bancario, o recandosi presso i nostri store.

Il prezzo fisso garantisce una tariffa stabile per ogni kWh o Smc consumato, indipendentemente dalle variazioni del mercato. Al contrario, il prezzo variabile segue l’andamento dei mercati energetici e può cambiare nel tempo, sia in aumento che in diminuzione.

Il prezzo variabile si basa su indici di riferimento: per l’energia elettrica il PUN (Prezzo Unico Nazionale), per il gas il PSV. A questi valori i fornitori applicano un margine aggiuntivo, detto spread, che rappresenta il loro guadagno.

Un prezzo indicizzato ARERA indica che la fornitura è regolata dal mercato tutelato. In questo caso, le condizioni economiche e contrattuali sono stabilite direttamente dall'Autorità per l’energia (ARERA) e aggiornate periodicamente.

Significa che la tua offerta proviene dal mercato libero, dove i prezzi dell'energia e del gas sono decisi dal fornitore. In questo caso, le tariffe possono variare in base al mercato, non seguono i parametri fissati da ARERA.

Con una tariffa a prezzo fisso, il costo per ogni kWh rimane invariato per tutta la durata del contratto. In questo modo, l’importo delle bollette dipenderà solo dai consumi effettivi e non dai cambiamenti nei prezzi di mercato.

La convenienza dipende dalle tue abitudini di consumo e dall’andamento dei prezzi sul mercato. Il prezzo variabile può essere più vantaggioso in momenti di calo dei costi, mentre quello fisso offre maggiore stabilità e protezione dalle fluttuazioni.

Il PUN è il valore di riferimento all’ingrosso per l’energia elettrica. Se la tua offerta è indicizzata al PUN, il prezzo che paghi segue questo indice, a cui viene aggiunto un margine stabilito dal fornitore.

L’erede che desidera intestarsi le bollette luce e gas, solo se la fornitura intestata al defunto è ancora attiva. È necessario essere familiare convivente della persona deceduta.

La voltura per decesso richiede circa 4-5 giorni lavorativi: 2-3 giorni per la verifica e inoltro da parte di Enel e 2 giorni per la registrazione da parte del distributore.

La voltura per decesso con Enel è gratuita. Tuttavia, il nuovo intestatario dovrà farsi carico di eventuali bollette arretrate del defunto, poiché si tratta di una voltura con accollo.

È obbligatoria se si intende continuare a utilizzare le utenze luce e gas dopo il decesso dell’intestatario. In caso contrario, si può procedere alla chiusura dei contratti con una disdetta.

La voltura si fa se la fornitura è ancora attiva e consiste nel cambio di intestatario. Il subentro si richiede se la fornitura è stata chiusa e si vuole riattivare. Non esiste un subentro specifico per decesso.

Occorre compilare il modulo adatto (luce o gas) e inviarlo con la fotocopia del documento d’identità via sito, email o posta. Servono anche i codici POD (luce) o PDR (gas) e i dati dell’intestatario.

Sì, la voltura può essere fatta anche scegliendo un altro fornitore rispetto a Enel, tranne per il gas dove al momento il cambio fornitore contestuale al cambio intestatario non è previsto.

Puoi contattare il numero verde Enel 800 900 860 (gratuito da fisso e mobile, lun-dom 7.00-22.00), oppure usare WhatsApp, videochiamata o inviare email ad allegati.enelenergia@enel.com per supporto e invio documenti.

• Chi non possiede un televisore
• Over 75 con reddito inferiore a 8.000 euro
• Militari
• Agenti diplomatici
• Rivenditori o negozi che riparano TV

La domanda si presenta tramite il modulo di disdetta del canone Rai da inviare all’Agenzia delle Entrate.

La domanda deve essere presentata entro il 31 gennaio 2025.

Il canone Rai è una tassa obbligatoria per chi possiede un televisore, indipendentemente dall’uso che se ne fa o dai canali visti. Dal 2016 viene addebitato direttamente in bolletta elettrica.

Per il 2024 il canone è stato ridotto a 70 euro annui, mentre per il 2025 potrebbe tornare a 90 euro.

Le categorie che possono richiedere l’esenzione sono:

• Over 75 con reddito entro 8.000 euro e altri requisiti;
• Militari in strutture militari;
• Personale diplomatico e militare straniero con convenzioni;
• Rivenditori e negozi di riparazione TV;
• Chi non possiede apparecchi TV idonei a ricevere la radiodiffusione.

Per ottenere l’esenzione, bisogna avere almeno 75 anni, un reddito proprio e del coniuge inferiore a 8.000 euro, non convivere con altre persone che percepiscono reddito (salvo il coniuge), e non avere collaboratori domestici.

Se si compiono 75 anni entro il 31 gennaio 2025, la domanda va presentata entro quella data per l’esenzione annuale.

Se il 75° compleanno è entro il 31 luglio 2025, l’esenzione vale solo per il secondo semestre.

Chi ha già presentato la domanda può rinnovarla automaticamente se le condizioni non cambiano.

Il modulo richiede i dati anagrafici, l’anno di esenzione, lo stato civile e la dichiarazione del reddito complessivo.

Puoi inviarlo:

• Per posta raccomandata (indirizzo indicato nel modulo)
• Via PEC a cp22.canonetv@postacertificata.rai.it
• Consegna diretta presso un ufficio Agenzia delle Entrate

Se non si possiede un apparecchio televisivo, bisogna compilare e inviare il modulo di disdetta per evitare il pagamento del canone.

La dichiarazione va presentata tra il 1° luglio e il 31 gennaio per l’esenzione dell’anno successivo, oppure tra il 1° febbraio e il 30 giugno per il secondo semestre.

In caso di nuove utenze, la dichiarazione va inviata entro il mese successivo all’attivazione.

Se cambiano le condizioni (ad esempio si acquista una TV), bisogna comunicarlo con una nuova dichiarazione per evitare sanzioni.

Oltre al canone Rai, Switcho ti aiuta a verificare se hai la migliore offerta luce e gas e può gestire gratuitamente il cambio fornitore per te.